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Prosegue la discussione all’interno del Partito Democratico circa le Regionali 2015. Michele Fiore, membro della direzione regionale del PD, alimenta il dibattito illustrando il suo progetto di centro-sinistra: “I Civatiani stanno ragionando di politica a livello di contenuti, cercando di ricostruire quel centro-sinistra che sembra essere scomparso nell’era delle larghe intese. Sta diventando una questione culturale più che politica, considerando anche gli inutili battibecchi sulle regole delle primarie. C’è un problema più grande, ossia costruire quella coalizione che nei prossimi vent’anni possa cambiare la Liguria”.

In particolare cresce il malumore attorno alle discussioni circa le regole per le primarie. “Noi siamo aperti a ogni soluzione – ha continuato Fiore – in questa fase siamo più interessati a disegnare un programma che sia all’altezza delle aspettative dei cittadini. Un disegno politico che ci porti in quell’area di centro-sinistra che più ci rappresenta: ci sono vari nodi tra cui quello legato al lavoro, al dissesto idrogeologico, alle infrastrutture. Tutte tematiche che vanno risolte al più presto e, a tal proposito, abbiamo chiesto al Segretario regionale alcuni approfondimenti in merito. Ribadisco l’inutilità delle polemiche sulle regole, esse consentono a tutti di candidarsi raccogliendo il numero di firme necessario. Arrivare sino al 25 ottobre non deve essere considerato un problema ma un’opportunità per tutti: la campagna attuale è importante perché i cittadini si aspettano risposte dalla politica”.

Andrea Orlando pare essere il favorito numero uno e, qualora il Ministro dovesse candidarsi ufficialmente, Fiore non sarebbe contrario: “Sono suo conterraneo, ho un rapporto con lui che va oltre la politica ed è un ottimo Ministro della Giustizia. Il punto è che non si tratta di un problema di nomi ma di modello politico e di ciò che possiamo fare nell’interesse della gente. Noi comunque restiamo aperti a qualunque tipo di soluzione cercando di capire quale sia il quadro di riferimento.

Ma in quale area dovrebbe collocarsi il Partito Democratico? Pochi dubbi anche su questo: “Io penso che riportare dentro Sel e Rifondazione Comunista sia l’unico percorso possibile e non immagino una vita indipendente del Pd. Chi analizza il 41% alle europee e crede che il merito sia soltanto del Partito Democratico non conosce la politica”.