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Test anche per un nuovo asse a livello nazionale
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Una lista che metta insieme Sel, sinistra Pd e Movimento 5 Stelle in vista delle prossime elezioni regionali: è il progetto di cui si mormora in queste ore negli ambienti della politica genovese. Un progetto tutto in salita, al quale però si starebbe già lavorando da tempo. Di sicuro c’è solo che se andasse in porto si tratterebbe del primo caso di un’intesa tra partiti e Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo non si sarebbe ancora espresso, ma nei prossimi giorni dovrebbe incontrare una delegazione genovese per discutere del progetto già a margine della manifestazione al Circo Massimo di Roma che prenderà il via venerdì.

Candidato del listone targato sinistra-Cinque Stelle sarebbe Ferruccio Sansa, giornalista genovese del Fatto Quotidiano. Un nome da leggere come antitesi ideale delle forze al governo della Regione. Da quando insieme a Marco Preve ha scritto il libro “Il partito del cemento”, dove denunciava le speculazioni edilizie e lo scempio della costa ligure, Sansa è visto come fumo negli occhi dai alcuni poteri forti all’interno del PD ligure.  Pur tentato dall’esperienza, non avrebbe ancora dato la sua disponibilità a candidarsi. Da un lato ci sarebbe la resistenza ad abbandonare il lavoro da giornalista, che al Fatto Quotidiano gli sta dando molte soddisfazioni, dall’altro l’attesa per capire chi sosterrebbe il suo nome.

Di sicuro per ora c’è che il progetto di accordo piacerebbe molto alla sinistra del Pd, anche a livello nazionale, perché dimostrerebbe la possibilità di un asse politico alternativo a quello con il Nuovo centrodestra e con Forza Italia che oggi consente al Partito democratico di governare il Paese. Il nome di Sansa piacerebbe anche agli ambienti vicini al movimento arancione che due anni fa sostennero la candidatura di Marco Doria. Secondo il recente sondaggio commissionato da Liguria Civica, il movimento del senatore Maurizio Rossi, un’alleanza Sel-Cinque Stelle potrebbe superare il 30% dei voti. Se in più drenasse davvero consensi nella sinistra del Pd, potrebbe entrare in competizione diretta con il maggior partito della Liguria. E con il vincitore delle primarie di coalizione che si terranno il 30 novembre.

La Liguria si confermerebbe, ancora una volta, laboratorio politico a livello nazionale. L’unico ostacolo al progetto per il momento riguarda la posizione di Beppe Grillo: l’incognita è se dirà l’ennesimo “no” a un accordo con i partiti, oppure se aprirà alla possibilità di una lista con Sel, sinistra Pd e movimenti. Sarebbe una svolta. Forse necessaria anche per dimostrare agli scettici tipo Pizzarotti, il sindaco di Parma, che l’ex comico non ha alcuna intenzione di mandare a sbattere la sua stessa creatura.