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Il Cus Genova rugby torna da Piacenza con le pive nel sacco, battuto per 28-17 dai padroni di casa. Una sconfitta che fa male, perché i biancorossi avevano di sicuro le potenzialità per fare meglio, ma gli errori che hanno fatto sono stati tutti puniti dagli avversari. Eppure la superiorità territoriale è stata appannaggio degli uomini di Stefano Bordon, che però non hanno saputo sfruttarla come si doveva. Sempre a rincorrere nel punteggio, fin dal 3', quando il Piacenza è andato in meta. La rincorsa, però, non è bastata, e le mete di Alberghini, Castle e Maccari lasciano anche un po' di amaro in bocca, perché fosse arrivata la quarta almeno un punto il Cus Genova lo avrebbe strappato.

A fine gara Bordon è amareggiato, ma non abbattuto: «Peccato, perché abbiamo giocato, e poi gli abbiamo lasciato spazio per tre volte e per tre volte ci hanno punito. Avremmo dovuto segnare almeno la quarta meta, avremmo potuto farlo, non ci siamo riusciti. Ho visto errori su cui dobbiamo ancora lavorare tanto, ma anche diverse cose positive. C'è da lavorare, non ci tiriamo certo indietro».

Questa la formazione andata in campo dal 1': Salerno (1' st Chandler); Alberghini, Castle, Dapino, Cadeddu; Sandri, Garaventa (22' st Gregorio)); Bertirotti, Barry (12' st Pietro Imperiale), Maccari; Dell'Anno, Fisiihai; Cattaneo, Pallaro, Avignone.