
Questa, in sintesi, come riporta il "Secolo XIX", l'accusa rivolta da un supertestimone a un dirigente dell'Autorità Portuale ancora oggi in carica, Andrea Pieracci che di questo sistema sarebbe stato il principale regista insieme ad altre 5 persone oggi sotto processo per truffa ai danni dello stato . Il supertestimone Mauro Boffelli è un dipendente dell'Autorità Portuale che ha lavorato alla direzione tecnica e appalti e le accuse partono e si ribadiscono nel corso di un interrogatorio che si è svolto a Palazzo di Giustizia.
Un sistema perfezionato nel tempo che permetteva di eludere controlli stringenti e di favorire aziende "amiche". Manovre che non erano sfuggite a Boffelli che a suo tempo andò a segnalare che qualcosa non andava in certe pratiche ai suoi diretti superiori e anche al presidente Merlo, denunce che caddero però nel vuoto, secondo la sua testimonianza.
Accuse pesantissime che il diretto interessato respinge con determinazione minacciando querele per calunnia e falsa testimonianza ma il supertestimone non retrocede e rincara la dose: "Altre persone notarono queste manovre anche prima di me ma furono minacciate per non parlare".
IL COMMENTO
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