
La vittima è Valmira, un connazionale di 30 anni col quale l'uomo aveva avuto un maschio e una femmina di quattro e tre anni. I bambini dormivano mentre il padre nella camera da letto accanto alla loro stava infierendo sulla mamma. Non si sono accorti di nulla. E quando si è costituito, facendo arrivare i carabinieri a casa, il primo pensiero è stato per i figli. "Fate piano, non svegliate i bambini", ha detto ai militari. Poi ha rivolto loro una raccomandazione: "Pensate al biberon e ai biscotti per i miei figli". I piccoli sono stati prima accuditi da un gruppo di assistenti sociali, poi sono stati affidati a parenti arrivati da Torino perchè tutto si è consumato in una abitazione di Casella, entroterra di Genova, dove la coppia, sposata da tre anni, viveva da due.
Lei lo accusava di bere, lui di tradirlo. I vicini di casa hanno spiegato che la coppia era "tranquilla", e fino a ieri sera "non c'era stato alcun segnale che facesse presagire una tragedia del genere". La paura di essere tradito e i tormenti per un lavoro precario che non dava stabilità alla famiglia hanno travolto Balliu, che aveva avuto qualche guaio con la giustizia legato agli stupefacenti e alla guida in stato di ubriachezza. Ma soprattutto ha temuto di rivivere un dramma affettivo, quello di perdere i figli. Come gli era accaduto nel precedente matrimonio quando ha l'ex moglie si e' ripresa la figlia, che Balliu aveva cresciuto fino all'età di nove anni.
Ora è in carcere a Marassi con l'accusa di omicidio volontario. Interrogato in procura a Genova ha dato al magistrato la sua versione dell'accaduto. "Lei era arrabbiata con me perché ero ubriaco e bevevo. Abbiamo litigato ed ha minacciato di lasciarmi e di non farmi più vedere i bambini. Ho perso la testa. Sono disperato, vorrei tornare indietro. Non mi ricordo quante volte l'ho colpita, una di sicuro, poi non so".
IL COMMENTO
Nella Genova più "salata" caccia al centro dimagrito
Scarcerazione Brusca, quando la legge sconfina dal senso di giustizia