
"Guardiamo negli occhi tutti ma non guardiamo in faccia nessuno. Se l'Italia deve cambiare, nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può tirarsi indietro. Vale per tutti i settori. I mille giorni - prosegue - sono occasione per dimostrare che le riforme si possono fare", aggiunge sul sito dedicato ai 'mille giorni'"
Renzi prosegue: "Questo è il Paese che è apparso sulla scena internazionale come il Paese dei veti. Dei no, non si può. Delle lungaggini e delle procedure. Al termine di questo periodo avremo un Paese più coraggioso, più semplice, più competitivo. E dunque una politica più credibile. Bisogna - scrive ancora Renzi - cambiare alla radice, a partire dalle nostre istituzioni: dobbiamo giocare all'attacco, non in difesa. Scegliere il coraggio, non la paura".
Il premier indica come "orizzonte" un'Italia "libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti" e "che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse (e rinviate) per anni". E ancora: "L'Italia farà "le riforme mantenendo" il limite del "3%" e "utilizzando la flessibilità che l'Ue ci consente" di utilizzare".
IL COMMENTO
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