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Il consiglio dei ministri degli esteri dell'Ue accoglie "con favore" la decisione di consegnare le armi ai curdi iracheni che combattono l'avanzata islamista di Isis.

La proposta era stata presentata da alcuni stati membri, tra cui l'Italia. Il ministro Mogherini aveva auspicato una "discussione e una posizione unica dell'Ue". 


"I curdi in questo momento hanno bisogno di sostegno - ammette il ministro - ma dobbiamo trovare le forme corrette per farlo, col coinvolgimento diretto del governo di Baghdad". Governo che, si augura la Mogherini, potrebbe formarsi nei prossimi giorni. "La notizia delle dimissioni di Maliki è positiva. Dobbiamo mettere tutta la pressione politica possibile sulla formazione di un nuovo governo in Iraq e rafforzare il governo autonomo del Kurdistan".

L'Iraq non è l'unica patata bollente. C'è la crisi mediorentale ma anche la Libia e l'Ucraina tra quelle ricordate da ministro. "Sono crisi che riguardano da vicino l'Europa, la nostra sicurezza e il nostro dovere umano prima di tutto". Temi che la Mogherini ha chiesto di aggiungere all'agenda dell'incontro odierno con alcuni vertici Ue.