economia

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Sono sempre di più in Italia i lavoratori stranieri, ma l'economia sommersa rappresenta un problema ancora pressante. A riportarlo è uno studio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che vede un aumento dell'occupazione degli stranieri nel 2013 rispetto all'anno precedente.

Sono stati 2.355.923, cioè 22 mila in più rispetto al 2012, gli stranieri che nell'ultimo anno hanno trovato impiego nel nostro Paese. Un dato ancora più significativo in un panorama che ha visto la forte riduzione dell'occupazione italiana, scesa contestualmente di 500 mila unità.

Circa 500mila cittadini stranieri, però, restano in cerca di occupazione (tre su quattro sono extracomunitari), un numero aumentato di oltre 110mila persone.

"Quando si parla di sommerso - spiega il sottosegretario Biondelli - si può pensare ad un clandestino che arriva da un altro Paese. Invece no, si tratta di persone immigrate da tempo e con famiglia che spesso hanno perso il lavoro e pur di rimanere in Italia con le proprie famiglie lavorano in nero". Per questo, secondo il sottosegretario, è "importante riprendere in mano la situazione con una mappatura del sommerso".

Il tasso di occupazione straniera (58,1%), rimane più alto rispetto a quello della popolazione italiana (55,35%). Un dato inverso a quello che si registra negli altri Paesi europei, dove gli stranieri lavorano percentualmente meno.