economia

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Il piano industriale di Esaote, l'azienda biomedicale che vuol avviare una ristrutturazione, prevede esuberi, trasferimenti e la realizzazione di tre nuove aziende con la cessione di rami d'azienda. In Esaote sono occupati 680 persone nelle sedi di Genova e Firenze. Il piano di ristrutturazione prevede 77 esuberi, 37 nel sito industriale di Genova, 30 in quello di Firenze, 10 tra le filiali. Ventidue ricercatori di Firenze verrebbero trasferiti a Genova. Tre le nuove aziende che dovrebbero nascere dalla cessione di rami d'azienda: una da 50 posti di lavoro, una da 47 e una da 25. Queste ultime due, secondo il sindacato, rimarrebbero comunque sotto il controllo di Esaote.

Alcuni dipendenti hanno ricevuto le lettere con cui si annuncia l'inizio della cassa integrazione a zero ore. Intanto si apprende che l'azienda ha convocato un Consiglio di amministrazione straordinario per affrontare i temi del piano industriale dopo le proteste. Questo ha fatto slittare l'incontro al ministero dello sviluppo economico dal 15 luglio al 22 luglio.

Il sindaco di Genova, Marco Doria, era intervenuto sulla vicenda a Primocanale
sottolineando che "era stato fatto un accordo con presenza dell'azienda a Genova, trasferimento a Erzelli e cambiamento delle aree in uso a Sestri. Il piano è stato cambiato quindi i presupposti sono saltati. E senza accordo tra le parti non si capisce perché dovrebbe sopravvivere una operazione di tipo urbanistico-immobiliare. Auspico che le parti trovino un accordo frutto del dialogo. A quel punto si possono ricreare le condizioni precedenti, altrimenti avvieremo procedure rigorose per evitare il cambio delle regole del gioco"