
La decisione è stata presa in seguito a nuove analisi dei dati raccolti finora, dopo "nuovi calcoli estremamente complessi sulle comunicazioni satellitari": lo ha reso noto il vice primo ministro australiano Warren Truss. Le ricerche si concentreranno ora su un'area di 60mila chilometri quadrati che si trova a 1.800 chilometri dalla costa occidentale dell'Australia. Secondo Truss, inoltre, "è molto probabile che l'aereo avesse il pilota automatico inserito, altrimenti non avrebbe potuto seguire la rotta precisa identificata dai satelliti".
IL COMMENTO
Nella Genova più "salata" caccia al centro dimagrito
Scarcerazione Brusca, quando la legge sconfina dal senso di giustizia