
I presidenti di Assoporti, Confetra, e Federagenti, candidano le associazioni imprenditoriali del settore "a fare ciò che la politica non riesce a fare da decenni: cambiare rotta", "a realizzare autonomamente quel Piano dei trasporti che il Paese non si è mai dato e che deve contenere poche cose essenziali per catturare traffici, lavoro e investimenti internazionali".
L'obiettivo è di "far capire al paese reale che la riforma non è quella scritta dai burocrati e dai politici, ma quella che nasce dal mercato e dalla consapevolezza che proprio dall'emarginato settore della logistica (che rappresenta il 13% del pil nazionale), possano crearsi le basi per un rilancio del paese".
IL COMMENTO
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Flotilla, piazze, interessi nascosti, contraddizioni: il flop della politica