"Non credevo di averla uccisa, l'ho capito solo quando è arrivata l'ambulanza".
Fabiano Visentini, 41 anni, ha risposto alle domande del gip Fiorenza Giorgi, tre giorni dopo la scoperta del femminicidio di Alba Varisto, l'ex infermiera di 59 anni, uccisa a calci e pugni in un monocale nella notte tra domenica e lunedì scorsi a Pietra Ligure. Confuso e frastornato l'uomo, affiancato dal suo legale Francesca Aschero, come aveva già fatto ai carabinieri lunedì notte, ha spiegato che aveva litigato con la compagna perchè si rovinava ai videopoker. La coppia si manteneva con la pensione di lei. Quando l'ha uccisa, l'uomo era stordito da psicofarmaci e alcol. Per quasi 24 ore ha vegliato il cadavere fino a quando non ha chiamato il 118 e ai volontari ha raccontato di averle praticato la respirazione artificiale perché faceva fatica a respirare. In realtà, la donna era già morta da diverse ore. A provocare il decesso sono state le lesioni interne causate dalle percosse ricevute dall'uomo.
cronaca
Femminicidio nel savonese, Visentini: "Non credevo ucciderla"
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