cronaca

1 minuto e 26 secondi di lettura
Amministratori, rappresentanti del mondo del lavoro e delle istituzioni e imprenditori uniti, sotto la regia del cardinale Angelo Bagnasco, per cercare una via d'uscita dalla crisi.


Come da tradizione a Genova è ancora una volta la chiesa a fare da collante. Bagnasco come i cardinali Siri e Tettamanzi. Incontro in una villa d'Albaro, per un ampio scambio di vedute sui problemi della città. Presenti con il cardinale e monsignor Luigi Molinari, responsabile dei cappellani del lavoro, il governatore Claudio Burlando, il sindaco Marco Doria, i rappresentanti di Banca Carige, Unicredit, San Paolo. E ancora: il prefetto Giovanni Balsamo, il presidente del porto Luigi Merlo, i rappresentanti del mondo tecnologico Carlo Castellano (Genova Hi tech) e Gabrile Galateri (Iit), il rettore Giacome De Ferrari, il preside della scuola politecnica Aristide Massardo, il presidente della Camera di commercio Paolo Odone, l'imprenditore Davide Viziano, e rappresentanti dei sindacati. Discussione ampia: dagli scandali giudiziari alle crisi industriali, dalla realizzazione del parco tecnologico di Erzelli all'accesso al credito, dai dati della disoccupazioni e in particolare quella giovanile alle difficoltà delle famiglie. Con la percezione di "segnali positivi in atto" e la convinzione di "un patrimonio di eccellenze professionali che perdurano sul territorio", scrive la curia in una nota che rappresenta tutti i partecipanti. La riunione non doveva portare a decisioni, "ma condividere prospettive possibili nei vari settori". L'incontro è stato valutato positivamente e l'iniziativa verrà ripetuta con riunioni a tema, "con la convinzione che solo insieme si può costruire un domani migliore". E dalla riunione è emersa anche la convinzione che è stata avviata una fase di rinnovamento che non è più è possibile pensare di crescere con gli investimenti pubblici.