Mobilità e lavoro. Due dimensioni dell’uomo strettamente collegate e che hanno portato l'Italia a essere nel tempo una grande protagonista del fenomeno migratorio. Dalla fine dell’ottocento a oggi, il Paese ha vissuto e continua a vivere sia il fenomeno dell’emigrazione sia quello dell’immigrazione, due flussi sostanzialmente legati al lavoro, con caratteristiche che si ripetono negli anni, ma anche con nuove particolarità e prospettive legate alle esigenze dell’epoca contemporanea.A questi temi è dedicata la giornata di studi Italia “porto di mare”: migrazioni e lavoro tra storia e attualità, organizzata da Cisei (Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana) insieme al Centro Studi Medì - Migrazioni nel Mediterraneo. L’appuntamento è per questo pomeriggio alle ore 15 presso la Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio a Genova.
“Questa iniziativa - spiega Fabio Capocaccia, presidente Cisei - è stata pensata dai nostri due centri di ricerca come un’occasione per fornire, e non solo agli addetti ai lavori, alcuni interessanti spunti di riflessione anche in prospettiva storica sulle dimensioni e la complessità dei fenomeni di mobilità attuali. Lo faremo qui a Genova, da sempre luogo di partenza e arrivo dei migranti, coinvolgendo però esperti e studiosi della materia da tutta Italia”.
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