cronaca

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La Guardia di finanza ha eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti coinvolti in una presunta truffa all'istituto bancario Carige. In corso anche perquisizioni a Genova, Milano e La Spezia e il sequestro di beni per 22 milioni. Nei confronti dei destinatari dell'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Genova, vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata, riciclaggio e intestazione fittizia di beni.

Il vicepresidente dell'Abi ed ex presidente del cda di Carige Giovanni Berneschi è stato arrestato nell'ambito dell'indagine. Nei suoi confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari per una presunta truffa e riciclaggio ai danni della banca. Ai domiciliari l'ex amministratore di Carige Vita Nuova Fernando Menconi. I reati sarebbero stati compiuti ai danni del comparto assicurativo di Banca Carige. Secondo l'accusa si tratterebbe di patrimoni che venivano riciclati attraverso lo schermo di società finanziarie italiane e straniere. I fatti sarebbero avvenuti a partire dal 2006.


Oltre a Berneschi, sono stati arrestati Ferdinando Giovanni Menconi, ex amministratore di Carige Vita Nuova (domiciliari), 71 anni; Ernesto Cavallini, imprenditore immobiliare (domiciliari), 70 anni; Davide Enderlin, svizzero, 42 anni, avvocato (in carcere); Sandro Maria Calloni, imprenditore, 65 anni (in carcere); Andrea Vallebuona, commercialista di Genova, 51 anni (carcere), Francesca Amisano, nuora di Berneschi 47 anni (carcere).

La Guardia di Finanza ha messo in luce «l’esistenza di un management fortemente condizionato dal carismatico leader ventennale del gruppo bancario-assicurativo» come spiega la nota delle Fiamme gialle che fa riferimento a Berneschi. L’accusa è che nel periodo dal 2006 al 2009 gli acquisti “gonfiati” di società facenti capo a persone compiacenti, hanno fatto in modo che fossero portati in Svizzera - attraverso un mediatore - circa 22 milioni di euro, parte dei quali impiegati per un importante investimento immobiliare in territorio elvetico, i cui effettivi titolari erano i massimi vertici di allora del gruppo Carige.

Secondo l’inchiesta, ci sarebbe stata un’indebita appropriazione di fondi aziendali attraverso distrazioni di denaro da Carige assicurazioni attraverso acquisizioni, in forma diretta o indiretta, di immobili e partecipazioni societarie sopravvalutati e celati dietro articolate operazioni commerciali e finanziarie, con l’esclusivo fine di giustificare l’esborso di somme di denaro assolutamente sproporzionate rispetto ai reali valori dei beni comprati.

"Non ho ancora gli atti, non ho potuto parlare ancora con lui, conto di vederlo al più presto, probabilmente già domani". Lo ha detto l'avvocato Maurizio Anglesio del foro di Torino, legale di Giovanni Berneschi.

E alle 15.15 Berneschi, è uscito dal suo ufficio in via Cassa di Risparmio accompagnato dalla Guardia di finanza. Berneschi era nei suoi uffici fin dalle 11 con i finanzieri e ne è uscito alle 15.15 quando è salito su un'auto della Guardia di finanza.

E, in una nota, il Presidente di Banca Carige Cesare Castelbarco Albani ha precisato: "Abbiamo preso atto delle iniziative intraprese dalla magistratura, nell'operato della quale riponiamo piena fiducia. Da quanto si apprende Banca Carige risulta parte lesa. Ci riserviamo di intraprendere, a tutela del Gruppo, tutte le opportune iniziative".

E intanto il titolo della Banca, che ieri aveva subito un vero e proprio tracollo, -17.33% dopo la limitata cessione di azioni da parte della Fondazione, oggi ha chiuso con un +1.20% dopo aver toccato anche i +3%.