Il progetto è promosso da docenti dell’Università di Genova, a seguito di una collaborazione con il maggiore ospedale di Gaza, per uno studio sulla salute riproduttiva, in cui sono stati raccolti e pubblicati dati sulla mortalità perinatale, sulle malformazioni congenite e sulle loro possibili cause, anche in relazione all’esposizione dei civili a sostanze collegate con le attività belliche.
L'obiettivo del Progetto è la raccolta di fondi per dotare i reparti di neonatologia di strumenti per assistere e monitorare i nati prematuri e diagnosticare rapidamente difetti e malformazioni alla nascita.
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