"Dopo aver deciso di non violare la par condicio in diretta Rai giocando la 'Partita del cuore', Renzi farebbe bene a preoccuparsi dei tagli alla tv pubblica, il cui risanamento non deve tradursi nella svendita di asset strategici". Lo ha detto il senatore di 'Per l'Italia' e fondatore di Liguria civica, Maurizio Rossi, membro della commissione di Vigilanza.
"Condivido assolutamente che anche la Rai debba fare tagli per 150 e più milioni di euro. Ma è sbagliata l'indicazione di vendere Rai Way - ha affermato il senatore - bisogna invece fare risparmi sulla gestione non vendere società che possono essere strategiche o avere un valore enormemente più importante".
"Io sostengo la necessità di tagli gestionali e non di cessioni, come ad esempio la diminuzione progressiva dei canali inutili da 15 a 10 e poi a massimo 5 come per tutti i servizi pubblici europei. Occorre diminuire le testate giornalistiche da 11 a 3 e poi ad una come per la Bbc. È necessario l'accorpamento di sedi regionali in macro sedi da 8 milioni così come dovrebbero diventare le Regioni italiane: diamo alla Rai - ha concluso Rossi - il privilegio e la saggezza di anticipare i risparmi derivanti dai recordman degli sperperi, i presidenti delle Regioni italiane con in testa il renziano Burlando 'governatore della Liguria'".
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