cronaca

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Nonostante il picchetto organizzato per dissuadere il personale dal lavorare, l’agitazione non ha impedito il normale funzionamento dell’ipermercato 'Le terrazze' alla Spezia, che ha aperto normalmente e sta operando a pieno regime. Soddisfatto il direttore dell’Ipermercato, Ivan Poggi: “Prevediamo un’affluenza eccezionale, grazie anche al brutto tempo. Normalmente nelle festività serviamo consumatori in prevalenza non abituali, un’occasione per farci conoscere anche al di fuori della clientela tradizionale”.

L’adesione allo sciopero è stata di gran lunga inferiore a quella che il 4 aprile, su invito della Filcams CGIL aveva risposto ‘no’ alla ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo, dopo che lo stesso sindacato le aveva interrotte con il veto alla Pasquetta. 

Maurizio Fasce, Responsabile del personale degli Ipercoop liguri, si dichiara soddisfatto per il risultato di oggi, ma si rammarica dell’abbandono della CGIL della trattativa per il rinnovo del contratto aziendale, frutto di oltre 20 anni di relazioni partecipative, ma che col mese di luglio cesserà di produrre ogni effetto: “Abbiamo tentato sino all’ultimo di evitarne la disdetta, anche accettando la richiesta delle altre sigle sindacali di diminuire il numero di presenze festive individuali: avremmo assunto anche questo vincolo che i nostri concorrenti non hanno pur di raggiungere un accordo finale. Ma l’accanimento ideologico ha portato a sacrificare un intero contratto sull’altare delle festività.”



• Ad amareggiare la dirigenza di Coop è anche la discriminazione a senso unico del sindacato, che ha trasportato a manifestare davanti alle sole ‘Terrazze’ funzionari e delegati da tutta la regione, ignorando i concorrenti di Coop, pressoché tutti aperti in questa e in altre festività prossime, e privi di contrattazione integrativa.



• Il Paese ha ben altri problemi: con 8,5 milioni di persone prive contratto ed una disoccupazione che cresce al ritmo di 1.000 nuovi disoccupati al giorno, l’augurio è che la CGIL torni a dialogare, senza veti ideologici, per trovare soluzioni concrete agli enormi problemi dell’occupazione, del reddito e del rilancio dei consumi.