Il "Coordinamento Portualità Ligure-Toscana" - costituito dalle Confindustrie dei porti di Savona, Genova, La Spezia, Carrara, Livorno e Piombino – ha espresso forti preoccupazioni riferite ai temi idella riforma portuale. Viene giudicata non coerente con le esigenze dei porti, dei traffici e delle imprese.
"Manca chiarezza nella suddivisione delle competenze tra Autorità Marittima e Autorità Portuale, emerge una riduzione incomprensibile e ingiustificata del ruolo dell'impresa, risaltano gravi lacune per la gestione della problematica concernente le concessioni e la garanzia di corretta concorrenza tra gli operatori infine manca una qualsiasi previsione relativa alla pianificazione nazionale del sistema portuale".
L'affondo risulta particolarmente significativo perchè arriva da associazioni che rappresentano portualità in grado di fare il 60% dei traffici del sistema Italia.
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