La Snam aveva ricevuto una comunicazione scritta che la zona di Serra Riccò, dove tre settimane fa si è rotto un tubo del metanodotto causando la chiusura del gas per tutta Genova e i comuni della provincia, non era sicura. A segnalare il rischio era stata la ditta dell'alessandrino che ha ricevuto in subappalto la gestione della manutenzione di quel tratto di metanodotto. Lo hanno scoperto gli investigatori, coordinati dal pm Alberto Landolfi, nel corso delle indagini. Nei giorni scorsi è stato interrogato, come persona informata dei fatti, l'assessore comunale Gianni Crivello. Dall'interrogatorio è emerso che il comune ha fatto oltre 130 mila telefonate e ha inviato circa 18 mila messaggini ai cittadini per segnalare il guasto e per avvisare di non aprire il gas. All'indomani dell'incidente, il pm Landolfi aveva aperto un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti.
6° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Giada Molinari*
Venerdì 21 Novembre 2025
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
leggi tutti i commentiL'interazione culturale e biologica nelle necropoli di Genova
Demografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica