
Riduzione del numero delle autorità portuali, razionalizzandoli in base ai grandi corridoi, legati al trasporto delle merci. E\' quanto chiede il Partito Democratico, attraverso un documento firmato da Debora Serracchiani e Mario Tullo lanciando la nuova proposta di riforma dei porti italiani e mette tra i temi centrali quello della riforma delle authority.
Nella proposta targata Pd, preparata dal senatore Filippi, vengono accantonati ma sostenuti i temi in discussione al Senato, ma sui quali c’è piena condivisione tra i maggiori partiti, a partire dall’autonomia finanziaria.
Il disegno di riforma degli scali italiani prevedrebbe significative modifiche anche per la Liguria: l’authority savonese sarebbe aggregata a quella di Genova.
"Abbiamo messo dei paletti - spiega Debora Serracchiani - le priorità italiane devono essere coincidenti con quelli europei, la riduzione del numero delle autorità portuali, una diversa classificazione dei porti, un impegno sull\'autonomia finanziaria e sull\'abbattimento della burocrazia, naturalmente con un occhio al fatto che quando si parla di porti si parla di un tema fondante per la nostra economia".
IL COMMENTO
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