cronaca

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 Il gip del tribunale di Imperia Laura Russo, ha condannato con rito abbreviato Antonio e Vincenzo Palumbo di 53 e 32 anni, a 12 e 11 anni di reclusione per il reato associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine.
 

I due, padre e figlio, erano accusati di aver messo a segno 11 rapine a mano armata in Liguria, Emilia Romagna e Piemonte, insieme a Simona Righetto e Claudio Delli Castelli. I colpi avevano fruttato 550 mila euro. Prima di compiere le rapine i due si consultavano con una cartomante. A lei parlavano genericamente di 'affari'. L'ultima volta hanno preferito entrare in azione senza farsi consigliare dalle carte e il destino ha voluto che padre e figlio fallissero il colpo. La rapina commessa il 4 novembre 2011 presso l'oreficeria dei Fratelli Tallone di Savigliano (Cuneo) era andata male. Per l'operazione 'Skorpion' sulle rapine alle banche e alle gioiellerie, i due vennero arrestati dai Carabinieri del reparto operativo provinciale Antonio e Vincenzo Palumbo, padre e figlio di 53 e 32 anni, originari di Torre del Greco (Napoli), ed i conviventi Simona Righetto, di 37 anni e Claudio Delli Castelli, di 45 anni, agenti immobiliari di Bra (Cuneo) erano i basisti dei due partenopei. Righetto e Delli Castelli avevano patteggiato pene di tre anni e otto mesi e tre anni e tre mesi.