cronaca

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"Stiamo lavorando perché le operazioni di recupero del treno possano concludersi il più velocemente possibile".

Lo ha detto l'amministratore delegato di Rfi, Michele Mario Elia, che ha sovrainteso alle operazioni di recupero dell'Intercity 660 deragliato ad Andora dopo l'arrivo della chiatta con le gru dal porto di Genova.



Questa la cronologia della giornata di ieri:

19.15: nelle ore concitate della rimozione del treno scoppia la polemica tra Rfi e Comune di Andora. Rfi ha, infatti, lasciato intendere di voler addebitare il conto delle operazioni di rimozione all'amministrazione comunale, ma il Sindaco, Franco Floris, ha fatto chiaramente intendere che non è un'ipotesi percorribile.


18.53: completata la rimozione del treno deragliato ad Andora. Dopo il vagone è stato spostato anche il locomotore, operazione saluta con applausi e anche il suono delle sirene in mare.

17.56:  è iniziato lo spostamento del convoglio. Il primo ad essere spostato è stato il vagone che era rimasto attaccato alla motrice. Dopo toccherà al locomotore.

17.50: "Ringrazio Ferrovie e tutti coloro che si sono adoperati per ottenere questo risultato nei tempi promessi. È un importante segnale che quando varie istituzioni collaborano tra loro le cose si fanno". Lo afferma il ministro dei trasporti Maurizio Lupi sul treno rimesso sui binari ad Andora, in Liguria. "Ora - aggiunge in una nota - l'impegno per rimettere in funzione i binari e consentire la riapertura della linea entro il 10 di marzo, ampiamente entro le sei settimane pronosticate".


16.25 - "L'operazione per rimettere la motrice sui binari è stata particolarmente delicata perché il locomotore era incastrato dentro la carrozza e abbiamo dovuto tagliare respingenti e pedane che erano entrati nella macchina, utilizzando tra l'altro un cuscino pneumatico per allontanare la motrice": lo ha detto l'ingegner Enrico Melloni di Trenitalia che sta coordinando le operazioni. "Il carrello anteriore era bloccato e così abbiamo dovuto sbloccarlo e raddrizzarlo prima di riposizionarlo sui binari". Una volta eseguite tutte le verifiche la carrozza sarà agganciata ai carri-soccorso e alle motrici e sarà trascinata via. Poi toccherà al locomotore.

15.40 - Il locomotore dell'Intercity 660 deragliato il 17 gennaio è tornato sui binari ed è pronto per le verifiche. In serata potrà essere trainato via.


14.50 - Le gru hanno sollevato il locomotore dell'Intercity. Appena le verifiche consentiranno di accertare lo stato delle ruote della motrice quest'ultima sarà ricollocata sui binari.


13.35 - Sono terminate le operazioni preliminari necessarie per avviare il sollevamento della motrice. Le due gru hanno i cavi stesi per l'aggancio della motrice mentre è stata posizionata una gru più piccola sui binari per le operazioni di stabilizzazione del convoglio.


11.20 - Proseguono le prove del personale addetto alle gru per definire le misurazioni che consentiranno l'inizio della procedura di spostamento del treno. Dopo aver imbracato la gru più piccola, il grande braccio meccanico della gru da 900 tonnellate la sta trasferendo sui binari vicino alla motrice. Una volta posata a terra, la gru più piccola sarà utilizzata per controbilanciare l'azione della gru più grande collocata sulla chiatta.


10.15 - E' iniziato il trasferimento a terra di una delle gru stabilizzatrici trasferite a Capo Mimosa con la grande chiatta arrivata questa mattina all'alba. Il trasferimento, operato dalla gru più grande, che può sollevare fino a 900 tonnellate, consentirà di controbilanciare la motrice del treno deragliato al momento del sollevamento.


9.10 - Sono iniziate le operazioni di imbracatura della motrice dell'Intercity. Dal braccio della gru, alto oltre 60 metri, sono stati calati i cavi d'acciaio che consentiranno, grazie al controbilanciamento di una piccola gru posizionata a terra, di ricollocare la motrice sui binari. All'operazione, resa possibile dall'avvicinamento della grande chiatta a 16 metri dalla costa, prendono parte oltre 50 tecnici di Rfi, Trenitalia e della ditta Vernazza, che stanno manovrando la gru.