
Migliaia di uomini e donne di lingua e cultura italiana, che erano nati e cresciuti in Friuli Venezia Giulia e Dalmazia, nell’immediato secondo dopoguerra furono perseguitati, scaraventati nelle foibe, dove trovarono la morte, o costretti all’esilio: questo esodo forzato determinò una profonda crisi demografica in città come Fiume e Pola dove buona parte degli abitanti erano italiani.
Per non dimenticare questo triste capitolo è stato bandito un concorso indirizzato alle scuole liguri. Decine gli studenti che esporrano le loro riflessioni sulla vita e sulle esperienze di alcuni illustri testimoni della tragedia.
IL COMMENTO
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