La Consob ha accertato la non conformità ai principi contabili del bilancio 2012 e della semestrale 2013 di Banca Carige, contestati lo scorso 8 novembre. Tra le criticità rilevate, come si legge in una nota emessa questo pomeriggio dalla banca, figurano le modalità dell'impairment test su Banca Carige Italia e Banca del Monte di Lucca, la valutazione della quota nella Banca d'Italia e nelle controllate assicurative.
La Consob ha imposto a Banca Carige di rendere note al mercato ''le carenze e criticità'' riscontrate nei bilanci, le violazioni nell'applicazione dei principi contabili nonché di esporre il conto economico e lo stato patrimoniale su base pro-forma, così da rendere espliciti gli effetti sui conti derivanti da una corretta contabilizzazione.
Secondo quanto emerge dalle lettura dei prospetti contabili pro-forma elaborati su richiesta di Consob, il bilancio 2012 e la semestrale 2013 di Banca Carige avrebbero dovuto evidenziare fino a 642 milioni di perdite in più rispetto a quelle a suo tempo contabilizzate dalla banca.
Banca Carige ''non condivide il giudizio di non conformità'' e, oltre a sottolineare che la rettifica richiesta ''non produce alcun effetto monetario e non incide sul patrimonio di vigilanza né sul patrimonio tangibile'', evidenzia che ''gli effetti illustrati'' nei prospetti pro-forma ''sono comunque assorbiti'' dalla trimestrale al 30 settembre 2013, in cui si è decisa ''una integrale svalutazione dell'avviamento'' delle controllate bancarie.
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