
All'incontro, presieduto dal sottosegretario Patroni Griffi, ha preso parte anche l'ad di Poste Massimo Sarmi. Ieri altro passo importante ma in Aula e in direzione
Giustizia: la Camera ha votato la mini riforma della custodia cautelare in carcere.
L'obiettivo è restituire natura di 'extrema ratio' alla carcerazione preventiva, rendendo più stringenti i presupposti e le motivazioni e ampliando al contrario le misure alternative. Niente prigione, ad esempio, se in corso di processo basteranno il divieto di esercitare una professione e il ritiro del passaporto o l'obbligo di dimora.
IL COMMENTO
Il Biscione cambia pelle (e non solo)
Il mini-nucleare è possibile, ma serve coraggio politico