Tre dei quattro dipendenti del Comune di Taggia indagati in una inchiesta sull'assenteismo, accusati di truffa per essersi più volte allontanati per motivi personali e, pare, per condurre una doppia attività, sono stati licenziati al termine del preavviso di 4 mesi. Reintegrato il quarto dipendente che aveva avuto una sospensione di 3 mesi. I quattro, secondo quanto ricostruito da Comune e guardia di finanza, in varie occasioni si erano fatti timbrare il cartellino da colleghi.
Nel mirino della magistratura anche altri venti dipendenti, le cui contestazioni sono ritenute più lievi. "A carico dei tre dipendenti licenziati - afferma il sindaco di Taggia, Vincenzo Genduso - la magistratura ha fornito prove documentali e il rapporto con l'Ente si è risolto il 16 dicembre". I tre licenziati lavoravano all'ufficio Ambiente, all'ufficio Acquedotto, e al cimitero dove presta servizio anche quello reintegrato.
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