I funzionari dell’Ufficio delle Dogane della Spezia, coordinati dai magistrati della Procura spezzina hanno scoperto un traffico di prodotti industriali importati dalla Repubblica Popolare Cinese, in evasione dei dazi antidumping. L’operazione ha consentito il recupero di oltre un milione di euro tra diritti di confine e Iva. Il meccanismo fraudolento, attivato mediante la falsa ‘dichiarazione di specie’ dei prodotti, prevedeva anche la creazione di ditte individuali fittizie, intestate a soggetti cinesi compiacenti fatti entrare appositamente in Italia, e subito dopo rinviati in Cina. Due le persone denunciate – una cittadina di origine cinese, legale rappresentante della societa’ effettiva destinataria delle spedizioni in argomento, un suo connazionale ritenuto essere il vero ideatore della frode – con l’accusa di contrabbando pluriaggravato, falso ideologico, soppressione di scritture contabili ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
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