Carlo Felice, tredicesime a rischio e Doria lavora sulla legge Bray
47 secondi di lettura
I sindacati del Teatro Carlo Felice denunciano che il Comune di Genova "non ha ancora stanziato 1.1 milione di euro per pagare gli stipendi e la tredicesima di dicembre" e il sindaco Marco Doria lavora per aderire alla Legge Bray e ipotizza una 'patrimonializzazione'. E' questo quello che emrge a Palazzo Tursi nel consiglio monotematico sul Teatro Carlo Felice. Il debito del Carlo Felice è di 16.5 milioni, che "non è la pecora nera tra le fondazioni . La massa debitoria del Carlo Felice è passata dai 19.5 milioni e mezzo a luglio 2010 ai 16.5 milioni di oggi. I costi nel 2013 si aggireranno attorno ai 23 milioni a fronte di 19 milioni di ricavi".
"La fondazione Carlo Felice ha ricevuto da pochi giorni una lettera dal commissario straordinario di governo in cui invita il teatro a dire se vuole aderire al quadro normativo trovandosi nell'impossibilità di far fronte ai debiti certi ed esigibili da parte di terzi", spiega Doria.
IL COMMENTO
Palazzo ex Rinascente a Piccapietra: meglio un museo o un nuovo autosilos?
Da Sbarra nel governo a Skymetro, quando la politica dà il peggio