cronaca

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Continua senza tregua la protesta dei lavoratori di Amt, e momenti di tensione anche sotto la sede di Primocanale. La sede della tv è stata presidiata da una decina di agenti di polizia in tenuta antisommossa. I manifestanti hanno cercato di superare il cordone della polizia, ma sono stati respinti. Una delegazione è salita al trentesimo piano, ricevuta dal direttore Luigi Leone, che sta ascoltando in diretta le ragioni degli autisti di Amt. I lavoratori hanno chiesto un confronto per illustrare i motivi dello sciopero, proclamato a oltranza, contro la parziale privatizzazione dell'azienda. "Siamo padri di famiglia, a noi piange il cuore lasciare la gente a piedi, ma vogliamo rispetto da parte delle istituzioni. Non abbiamo le auto blu ma le divise blu" ha spiegato un portavoce in diretta tv. Un'ora di acceso (e civile) dibattito, quello tra i lavoratori e il direttore di Primocanale, iniziato alle 13.30 e chiuso alle 14.25.


I lavoratori mantengono il presidio sotto la tv mentre la sopraelevata è stata, da poco, riaperta. Continuano, comunque, i disagi nelle vie della città interessate dalle manifestazioni dei lavoratori. 

LA SECONDA GIORNATA DI SCIOPERO SELVAGGIO - Sono arrivati nel centro di Genova in piazza De Ferrari i due cortei dei lavoratori di Amt partiti questa mattina da Cornigliano e dalle Gavette.

Gli autisti sono arrivati sotto il palazzo della Regione che ritengono responsabile del trasporto locale e quindi anche delle sorti economiche del'azienda del trasporto pubblico genovese assieme al Comune azionista di maggioranza. In mattinata i due cortei avevano creato pesanti disagi anche all'uscita dei caselli autostradali di Genova Est e Genova Ovest. I lavoratori chiedono un confronto anche con i rappresentanti della giunta regionale.

Intanto nonostante il secondo giorno di precettazione del prefetto gli autobus a Genova restano fermi nelle rimesse e non è dato sapere quando torneranno in circolazione. "Protesta a oltranza" questa la parola d'ordine che circola tra i lavoratori.