cronaca

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L'Italia e' un paese dal cui successo o insuccesso può dipendere una parte dell'uscita dalla crisi della Ue".


Lo ha detto il premier Enrico Letta intervenendo a Lipsia al congresso della Spd tedesca.

"L'Italia ce l'ha fatta da sola e ce la fa da sola, ed è per questo che ora può chiedere con forza una svolta dell'Europa sulla crescita", è il forte messaggio che il premier Enrico Letta ha lanciato "all'opinione pubblica tedesca" intervenendo a Lipsia. Letta ha ricordato che "l'Italia non ha chiesto niente a nessuno, neanche un euro" e ha combattuto la crisi con le sue forze. Anzi, ha ricordato, ha contribuito al fondo salva-Stati con 54 miliardi di euro, a fronte dei 61 della Francia e degli 81 della Germania, Paesi con economie più grandi della nostra. "Dobbiamo togliere l'immagine, lo stereotipo che l'Italia sia un Paese assistito", ha sottolineato Letta nel suo intervento.

"L'Italia, come la Germania e la Francia, tre paesi fondatori dell'Ue, hanno doveri di solidarietà e responsabilità globale", ha poi spiegato Letta.

"Nel secondo semestre dell'anno prossimo saremo in grado di avere carte le carte in regola", in vista della leadership europea. "L'obiettivo che intendo portare avanti con determinazione" - ha spiegato Letta - è "di avere per la prima volta nello stesso tempo il debito pubblico che scende, il deficit per il terzo anno di seguito sotto il 3%, la spesa pubblica primaria finalmente in calo, le tasse sulle famiglie finalmente in discesa e il segno piu' davanti alla crescita fino all'obiettivo dell'1 per cento l'anno prossimo".

"Abbiamo bisogno che l'Europa faccia partire la legislatura della crescita, la lotta alla disoccupazione e alla disuguaglianza", ha aggiunto il premier dopo aver incontrato, appena giunto a Lipsia, il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, e il presidente della Spd, Simgmar Gabriel. Il premier, prima del suo intervento al congresso della Spd, ha quindi ricordato che la lotta alla disoccupazione sarà tra le priorità del semestre italiano di presidenza in Europa.

Se non si farà una politica comune per la crescita e contro le disuguaglianze rischieremo di avere "il parlamento europeo più antieuropeo della storia": così Letta parlando delle elezioni europee del 2014. "Non possiamo più sbagliare come ha fatto l'Europa nei primi anni della crisi", ha aggiunto.

Spd, Italia buon esempio risanamento e crescita - ''Riduzione del debito e mantenimento dei propri impegni, lavorando nonostante ciò per la crescita e l'occupazione: in questo l'Italia è un buon esempio''. Lo ha detto a Lipsia il presidente del partito socialdemocratico Sigmar Gabriel, probabile prossimo vicecancelliere del futuro governo di grande coalizione.