cronaca

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Sindacati e istituzioni sono uniti per la difesa della cantieristica militare che, in Liguria, tra gli stabilimenti del Muggiano e di Riva Trigoso, e le sedi di Via Cipro, a Genova, e del Cetena, oltre all'indotto, rappresentano migliaia di lavoratori.
 

Lo hanno ribadito oggi in un incontro in Regione dove si sono trovati tra gli altri i sindaci di Riva e La Spezia e i rappresentanti dei lavoratori per chiedere al presidente della Regione Liguria Burlando di fare pressioni sul governo perchè la legge di stabilità comporti anche fondi per il rinnovamento della flotta militare. "La spesa militare si può riequilibrare, ad esempio, prevedendo un F35 in meno e qualche pattugliatore in più - ha spiegato Antonio Caminito della Fiom Cgil Liguria - vista la situazione che abbiamo nel Mediterraneo, una situazione che non si affronta bombardando ma, magari, cercando di dare una mano".


"L'ipotesi è quella di fare navi duali - ha sottolineato Massimo Federici, sindaco della Spezia - con un approccio non solamente militare. Vista la situazione attuale del Mediterraneo pensiamo a quali potrebbero essere i nuovi ruoli della nostra flotta, dal soccorso al controllo delle frontiere. Chiediamo che nella legge di stabilità vengano inseriti finanziamenti che possano mettere in moto un meccanismo che porti, in una decina di anni, al rinnovo della nostra flotta". "Riteniamo importante - ha detto Antonio Apa della Uilm - che nella legge di stabilità venga inserito un provvedimento che utilizzando lo stesso programma delle Fremm possa, nell'arco di 15 anni, portare al rinnovo della flotta con ricadute positive sia su Fincantieri che Finmeccanica, con i sistemi d'arma che Ilva con gli acciai speciali". La situazione, comunque, oggi, nei cantieri liguri è ancora molto difficile. "La preoccupazione è forte, noi siamo ancora dentro a un lungo periodo di cassa integrazione - ha spiegato Alessandro Filippelli delegato Fim Cisl Riva Trigoso - ci auguriamo che il governo voglia sostenere la Marina, i suoi programmi, adeguarli ai tempi e di conseguenza dare un grosso sostegno ai lavoratori che andrebbero a costruire queste navi che alla nostra Marina servono".