cronaca

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L'allerta delle confezioni in vetro di pesto genovese rintracciate in alcuni supermercati dell'Alessandrino che potrebbero contenere botulino è scattata ieri.
 

E proprio ieri una coppia di coniugi sarzanesi sulla cinquantina è stata ricoverata in ospedale per sospetto avvelenamento da botulino. La coppia dopo aver letto un articolo sul quotidiano Secolo XIX, sull’allarme botulino nel pesto, si è recata al Santa Caterina di Sarzana, portandosi dietro le confezioni.

L’uomo, presenta i sintomi di un leggero avvelenamento da botulino - dissenteria e secchezza delle fauci - ma i medici hanno già escluso complicazioni più gravi, a livello neurologico.

E mentre è stato  allertato l’istituto superiore di Sanità che dovrà analizzare i due vasetti di pesto, i coniugi sono stati trattenuti in osservazione del reparto di Medicina dell’ospedale sarzanese.


Si tratta di pesto prodotto dalla ditta Bruzzone e Ferrari di Genova. A lanciare l'allarme è stata la stessa azienda dopo un'operazione di autocontrollo e che sta provvedendo, insieme all'Asl e ai distributori, al ritiro del prodotto dal commercio. E il Ministero della Salute fa sapere che sulle confezioni di pesto sospettate di contenere botulino e ritirate dal commercio "saranno disposti ulteriori controlli per valutare l'effettivo rischio sanitario". "Il pesto, prodotto e confezionato dalla ditta Bruzzone e Ferrari di Genova per conto di alcune grandi catene di distribuzione è transitato in una piattaforma di vendita situata nell'alessandrino e riporta la data di scadenza 9 agosto 2013 ed il numero di lotto 13G03 - conferma una nota del ministero -. La ditta ha immediatamente disposto il ritiro del prodotto in commercio e sono in corso gli accertamenti delle Asl per valutare l'estensione dell'allerta sul territorio regionale ed extra regionale".

"Poiché la tossina prodotta dal clostridium botulinum è un veleno molto potente che può anche causare la morte di chi lo ingerisce, è opportuno - sottolinea la nota - che i consumatori che hanno acquistato il pesto della ditta Bruzzone e Ferrari non consumino il prodotto e lo restituiscano al punto di acquisto". Regione Piemonte e Asl, a loro volta, hanno lanciato l'allerta ai cittadini per verificare se hanno acquistato delle confezioni. Il pesto in questione potrebbe, infatti, anche avere marchi diversi per cui i responsabili dell'Ufficio Prevenzione e Veterinaria della Regione Piemonte invitano gli acquirenti a controllare in particolare il lotto, la scadenza ed il nome del produttore sul retro del vasetto.

Nel giro di poche ore dovrebbero essere rintracciate e ritirate tutte le confezioni pervenute ai supermercati, ma non é escluso che già qualche vasetto sia stato acquistato e finito nel frigorifero di qualche famiglia.