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Devono avere il coraggio di dire: la gronda non la vogliamo più. Noi pensiamo al contrario di quello che pensava la giunta precedente e non vogliamo le grandi opere”: Marta Vincenzi ha tirato fuori la sua tradizionale grinta e ieri sera in diretta a Primocanale ha difeso la sua scelta sulla gronda e attaccato la giunta di Marco Doria.


“Prevale su tutte queste scelte la volontà di conservare una sorta di pace sociale che è certamente un valore da difendere, ma che diventa invece un disvalore se è giocata al ribasso, cioè non fare per evitare conflitti”. E allora aggiunge: “Ai decisori locali dico: tiratevi su le maniche e ricordate bene che il Terzo Valico non è un’opera per oggi o per domani ma perché Genova non diventi una città irrilevante nel mondo”.


Dal valico alla gronda e ci si mette anche l’ex senatore Pdl, Luigi Grillo che va giù duro sul presidente della Regione, Claudio Burlando. “Burlando ha contribuito a ritardare la realizzazione della gronda, perché pretendeva che venisse inserito come compenso territoriale il tunnel della Fontanabuona, un’opera totalmente inutile”.


“Un anno perso – incalza Marta Vincenzi – e la conclusione è che la nuova giunta ha avuto sulla gronda un atteggiamento molto oscillatorio, sotto la pressione del movimento 5 stelle. Bisogna avere il coraggio di dire o sì o no. La Via (valutazione di impatto ambientale) è un passaggio obbligato, nulla di tremendo. Non si può pensare di ricominciare tutto daccapo. Se si fa così non si capisce che si ragiona non sull’oggi, ma sulla prospettiva di una città che, se sceglie di non fare niente, rischia di diventare ininfluente. La giunta deve dire allora che tipo di città vuole.”


La botta finale arriva da presidente nazionale dei Giovani di Ance (costruttori edili) Filippo Delle Piane. “Devono avere il coraggio di dire no. Non la vogliamo fare. Ma se c’è stato un dibattito pubblico e una decisione democratica che ha detto sì alla gronda non accetto che una nuova giunta rimetta tutto in discussione. Per noi imprenditori è assurdo”.