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La spinta di oltre 500 tifosi, il silenzio e la concentrazione di Delio Rossi, il gruppo blucerchiato interamente recuperato.


C'è anche il diesse Carlo Osti, c'è soprattutto tanto colore a Bogliasco alla vigilia della stracittadina con punti in palio pesanti per il Genoa, è vero, ma cruciali anche nella marcia salvezza della Sampdoria. Il Mugnaini a meno un giorno dal Derby si sveglia così: bandiere, cori, fumogeni e porte aperte dopo la chiusura strategica dei giorni precedenti. Famiglie, ragazzi, maglie blucerchiate e tantissimi striscioni per spingere la Samp verso la sfida del Ferraris. L'imperativo è solo uno, riassunto a bordo campo in un lungo vessillo: "90 minuti all'assalto, fino all'ultimo respiro...vincere!". Delio Rossi lo sa bene e da lontano osserva i suoi accantonando, almeno alla vigilia, ogni tatticismo. E allora contro il Genoa avanza, salvo i soliti dubbi della notte che hanno ormai il copyright del tecnico, la Sampdoria tipo. Recuperati tutti, così sarà 3-5-2 con Romero tra i pali, in difesa l'esperienza di Gastaldello, Palombo e Costa; in mediana De Silvestri, Obiang, Krsticic, Poli ed Estigarribia con Icardi supportato da Eder. Nessuna invenzione insomma, coi blucerchiati chiamati in un solo colpo a riscattare Palermo, avanzare nella lotta salvezza e bissare il successo dell'andata. All'epoca l'umore era diverso e a vincere furono le sorprese: Poli incursionista, squadra abbottonata e un gioiello fin lì rimasto in ombra, proprio Mauro Icardi. Nel bene e nel male sembra essere ancora lui l'uomo più atteso. Salvo logici, nell'illogicità tipica di ogni deby, colpi di scena.