Cronaca

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La crisi della Selex è "una situazione grave che ci preoccupa moltissimo". Lo ha detto l\'arcivescovo di Genova e presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco, a margine del ritiro del mondo del lavoro, questa mattina al Santuario della Guardia commentando il difficile momento per i lavoratori dell\'azienda.
 
"Ritorniamo ad esprimere la nostra assoluta vicinanza alle aziende, e in particolare in questo momento alla Selex" per la quale "ho sentito parlare di un esubero notevole. Ci facciamo vicini ai dipendenti ed alle loro famiglie. Non solo preghiamo per loro, ma li esortiamo a restare uniti, per poter trovare, nelle forme dovute, delle vie di soluzione alternative".

L\'accordo siglato ieri per Fincantieri è "positivissimo", ha detto l\'arcivescovo di Genova. Ai chi gli ha chiesto se lui avesse avuto un qualche ruolo personale e diretto nel raggiungimento del risultato, il cardinale ha risposto sorridendo: "faccio quello che posso".

"Tendendo all\'ottimo, si resta fermi", ha proseguito il porporato che ha parlato di "un criterio per il nostro vivere insieme, in famiglia, in fabbrica, sul luogo di lavoro. I problemi si possono affrontare in due modi: per discuterne o per risolverli. Questo - ha spiegato - non è banale perché se li affrontiamo per discuterne, li complichiamo, se li affrontiamo per risolverli, con realismo, troviamo delle strade. Non saranno sempre le migliori in assoluto ma saranno dei passi concreti. Tante cose a volte si inceppano - ha concluso Bagnasco - anche nella nostra società perché non accettando i limiti e tendendo all\'ottimo, si resta fermi". Alla domanda se con queste parole intendeva parlare della situazione politica italiana, il cardinale ha risposto: "E\' un criterio generale".