Politica

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“Forse c’è chi crede che il risultato elettorale sia colpa mia, o forse qualcuno sperava di andare a Roma e non ci è andato. Sono cose che hanno poco a che fare con la politica”. Toni pacati, ma la polemica è inevitabile. Il partito gli chiede le dimissioni da capogruppo in regione e lo fa con una lettera raccomandata spedita dal segretario Sonia Viale. “Serve ricambio”. Ma la spiegazione non lo convince: “Le motivazioni mi lasciano scioccato”.

Consigliere regionale, eletto alla Camera nel 2008 ma dimessosi per restare in Liguria, candidato sindaco nel 2012, era stato il primo a prendere le distanze da Belsito alla vigilia dello scandalo che aveva travolto il tesoriere leghista. Su Facebook tanti militanti gli manifestano solidarietà e qualcuno parla di epurazioni. Lui denuncia: “Contano più le correnti delle proposte”, e rivela che gli era stato chiesto anche di dimettersi da consigliere comunale.

“Resterà in Comune, in Regione e nel partito”, dice Rixi ai suoi sostenitori. Tiene i toni bassi, ma poi si toglie un altro sassolino dalla scarpa e denuncia il commissariamento della sezione di Sanremo. “L’unico precedente di una cosa simile in Lega è stato quanto Belsito e Rosy Mauro avevano commissariato la sezione di Sestri Levante”.