Furti ai danni di bambini sordi iniziati nel 2009 e durati fino al 2011.
Per due anni hanno utilizzato i fondi destinati alla beneficenza per provare a raddrizzare l’azienda di famiglia e per "procurarsi ingiusto profitto".
Dalle casse dell’Afa Centro Reul sono usciti assegni, bonifici, sono state falsificate firme e documenti, nascosti soldi che dovevano essere versati al Fisco.
Operazioni che hanno provocato un crac che potrebbe arrivare a 1,5 milioni.
Per il pm Calleri ci sono due responsabili: Barbara Militello, 41 anni, ex contabile dell’associazione, e il padre Giovanni, 68 anni, carrozziere che ha incassato quella fortuna per salvare la propria impresa.
Cronaca
Rubavano soldi ai bimbi sordi: padre a figlia sotto accusa. Crac di 1,5 milioni
33 secondi di lettura
Ultime notizie
- La leggenda dell'Acqua di San Giovanni, ecco come si prepara la pozione curativa
- "Trovame 'na vecchia sola", così lavoravano 'lo zio' e i telefonisti che hanno truffato 19 anziani a Genova
- Colpo Genoa, Gronbaek ha firmato: un altro Albert fa sognare i tifosi
-
La Liguria pronta a sbarcare ad Osaka, Piana: "Una vetrina mondiale"
- Pnrr: a Recco attiva la nuova Casa di Comunità Asl 3
- Bucci a Recco per focus sui progetti finanziati dalla Regione
IL COMMENTO
Inchiesta corruzione a Genova: garantisti, giustizialisti e buoni gesti
Piano, l’acqua, Joyce e Caproni. Ci voleva una settimana di poesia…