"Sono uno studente all'ultimo anno magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche all'Università di Genova e mi trovo impegnato per un anno in Irlanda. Vista l'impossibilità di votare per molti degli studenti fuori sede, quest'anno verranno organizzate nelle più grandi città europee delle elezioni virtuali aperte a tutti gli italiani, ma non solo studenti, impossibilitati a rientrare o per i costi, o per lavoro/studio".Francesco Malerba, 25 anni, si racconta al Tg di PrimocanaleNews.
La polemica degli studenti all'estero che non potranno partecipare al voto nelle elezioni 2013 ha fatto il giro del mondo.
E cosa fanno gli universitari? Si danno appuntamento per le cosiddette "elezioni virtuali".
"Raccoglieremo i dati e li invieremo al Governo per dimostrare che anche noi contiamo qualcosa e che si è italiani anche se per tre mesi si è all'estero", dice Francesco.
E ancora: "Essendo qui a Cork noi di Genova, un numero rilevante rispetto agli altri studenti italiani, circa il 20 per cento, saremmo felici se Primocanale potesse portare la nostra testimonianza anche nella nostra città".
E se le "elezioni virtuali" stravolgessero il risultato reale delle elezioni?
"Ma appunto - spiega Francesco - E' una cosa che può accadere. E allora bisognerebbe cambiare le cose e concedere il diritto di voto a tutti gli italiani lontano dal loro paese".
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