"Quando, per ragioni di economia o di finanza, si viene a trascurare e tagliare la cultura, si fa un'operazione che non solo è senza frutto, ma estremamente dannosa".
A parlare è l'arcivescovo di Genova e Presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, a margine della presentazione dei volumi "La Cattedrale di San Lorenzo a Genova", pubblicata da Franco Cosimo Panini Editore che rientra nella collana "Mirabilia Italiae".
"Lo sviluppo di un popolo non è solo l'economia diretta ma é l'anima con cui il popolo stesso affronta i vari problemi di ordine anche economico, finanziario, lavorativo - ha detto Bagnasco -. Quindi tagliare le fonti dell'anima di una nazione significa fare un'operazione miope".
"In fondo - ha domandato il porporato - la manifestazione di stasera e l'opera realizzata cosa produce? Forse nulla, da un punto di vista numerico". Per il cardinale "il rischio soprattutto ai giorni nostri è quello di vedere le chiese, i monumenti religiosi e gli edifici sacri con l'occhio solamente tecnico e di ridurli ad un museo".
Questa "é un'operazione miope ed ingiusta perché un'opera d'arte è qualcosa di vivo che esprime qualcosa di vivo, la fede, da mantenere". Tali monumenti, ha aggiunto Bagnasco, "sono vestigia del passato ma non sono vestigia morte, sono vive".
Cronaca
Cardinale Bagnasco: "Tagliare la cultura è dannoso"
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