
Gli interventi, partiti dal quarto e ultimo piano dell’edificio, si inseriscono nel piano del Comune per la messa in sicurezza della parte terminale del torrente Chiaravagna, esondato durante l’alluvione del 4 ottobre 2010.
Conclusi gli accordi bonari con i 30 residenti del palazzo con l’applicazione, oltre all’indennizzo per l’esproprio, che ha garantito un rimborso di 42mila euro per singola unità immobiliare.
Nel giugno scorso è stato pubblicato il bando di gara per i lavori di demolizione che devono essere ultimati entro 6 mesi dalla data di consegna, 25 ottobre 2012.
Per finanziare l’intervento la Regione ha destinato circa 6 milioni di euro, utilizzando le risorse per gli eventi alluvionali del 2010.
IL COMMENTO
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