"Provai un dolore enorme per la sua morte. Mi chiesi perché mai fosse successo. Sapevo benissimo che si era uccisa ed ero convinto che usasse degli psicofarmaci”.
Ha negato di aver ucciso la sua compagna Paola Carosio, l’ingegnere Germano Graziadei, 45 anni, che ha deposto al processo in Corte d’Assise.
L’imputato, difeso dagli avvocati Andrea vernazza e Massimo Auditore, ha sostenuto che la donna, farmacista di 45 anni, si suicidò impiccandosi all’asta della tenda della vasca da bagno con una striscia di spugna con i manici perché soffriva di depressione.
L’episodio risale all'11 dicembre 2010 nell’appartamento di via Burano, a Nervi.
"Tra noi non c'erano problemi", ha concluso Graziadei.
Cronaca
Omicidio farmacista, Graziadei dice: "Sono innocente"
38 secondi di lettura
Ultime notizie
-
Dalla Piazzetta al mondo, il CLIP di Portofino e le nuove stelle della lirica: Primocanale in diretta
- Assolto l'ex capitano dell'Imperia Calcio, non abusò della figlia della compagna
- Sampdoria, Kyaer e Skitta nel mirino di Fredberg
-
La storia dell'Ilva, un gigante siderurgico epico ma tormentato
-
Aumento Imu per canoni concordati, scontro in consiglio: la minoranza abbandona l'aula
- Regione Liguria promossa sui conti, ma rimane il nodo spesa sanitaria
IL COMMENTO
Ex Ilva: Cornigliano ha già dato molto, almeno possa pronunciarsi sul piano
L’incubo dell’acciaio che torna a Genova: tra promesse, dubbi e incertezze