
Lo ha confermato l'avvocato difensore di Putrino, Roberto Vigneri. "Sono sconcertato e senza parole – ha detto il legale -. Ho saputo della sua morte dal nipote. Mi spiace anche perchè iniziando a conoscerlo, non direttamente, ma dal racconto dei familiari, si stava delineando una persona diversa da quella venuta fuori in questi giorni".
Quel tragico 26 dicembre, Putrino si era recato a casa della cognata, in via Gallina, per cercare di convincere la moglie a tornare con lui. La donna era andata a vivere dalla sorella in attesa della separazione.
Al rifiuto della donna di tornare a casa con lui e al tentativo della sorella (di lei) di sbarrargli la strada, Santino aveva imbracciato il fucile e le aveva uccise. Quindi aveva rivolto l'arma contro se stesso
IL COMMENTO
Aspettando una Genova reale dopo una campagna affumicata
Elezioni Genova 2025: dall'Ecuador all'Iran, ecco gli stranieri in corsa per il Comune