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Si è svolta questa mattina nella sala stampa del “Bacigalupo” la conferenza di presentazione di un’importante iniziativa del Savona Fbc, per coinvolgere il mondo della disabilità nella realtà della prima squadra calcistica della città.


E’ stata stretta una collaborazione con Faggiolimpic e con l’Unitalsi, affinchè portatori d’handicap possano assistere alle partite del Savona e sono state gettate le basi per una futura, ulteriore collaborazione.


La riunione è stata aperta dalle parole dell’Amministratore Delegato biancoblù, Stefano Giordano. “Sono fiero ed onorato di rappresentare il Savona calcio in questa importante iniziativa – ha detto -. Abbiamo subito sposato con entusiasmo l’idea di fare assistere alle partite casalinghe del Savona ai portatori d’handicap e soprattutto va un grosso ringraziamento alle associazioni che si dedicano quotidianamente a queste problematiche”.
La presidente di Faggiolimpic, Sara Vaggi, ha spiegato i principi del progetto “Stadi Aperti”. “Innanzitutto voglio ringraziare il Savona calcio per la grande opportunità concessaci – ha esordito -. Il progetto prevede sia la possibilità di assistere alle partite casalinghe dei biancoblù e sono già una dozzina i ragazzi che sono presenti in tribuna, ma anche un contatto con i giocatori e staff fuori dal campo, per imparare alcune regole calcistiche e comportamentali. Infine un sogno nel cassetto sarebbe, al termine del campionato, poter organizzare una partita tra le compagini del Savona e della nostra associazione. Non dimentichiamo che noi abbiamo ragazzi che partecipano con ottimi risultati ai campionati di competenza”.
Questa proposta ha subito trovato la massima adesione da parte dell’allenatore savonese, Ninni Corda. “Noi siamo molto sensibili a queste iniziative – sottolinea -, come già ha testimoniato la presenza al Chiabrera alla serata per la lotta all’ Alzheimer. Sin d’ora garantisco la massima disponibilità da parte mia, dello staff e della squadra, per far sì che questo programma venga realizzato. La società è da tempo molto sensibile a queste problematiche e noi siamo motivatissimi a dare una mano a persone più sfortunate. A volte ingigantiamo i problemi calcistici, quando invece ci sono problemi ben più gravi ai quali prestare la massima attenzione”.