L’amministratore delegato di Acam Gaudenzio Garavini avvierà quest’oggi la procedura di messa in mobilità per 162 dei quasi mille dipendenti della multitutility da anni ormai in grande sofferenza finanziaria, con un debito quantificato in circa 500 milioni di euro. Si profila dunque un braccio di ferro tra l’azienda e la base delle maestranze, che da parte sua aveva nei giorni scorsi proclamato quattro ore di sciopero per lunedì 29 ottobre.
Garavini ha proposto ieri la ratifica del provvedimento al consiglio di amministrazione, ottenendone l’ok. I sindacati, da parte loro, si preparano a formulare alla ex municipalizzata una richiesta articolata in cinque punti che prevede tra l’altro l’individuazione di due discariche di servizio, la rinuncia alla vendita di Rete Gas e l’impegno dei sindaci a versare il dovuto nelle casse di Acam.
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