Cronaca

1 minuto e 16 secondi di lettura
Ha 41 anni, si chiama Mauro Balletto, fa l’infermiere in una casa per anziani a Chiavari, qualche precedente con la giustizia: si trova in carcere con l’accusa di aver ucciso Monica Di Mari, 38 anni, l’addetta alla sicurezza dell’Ipercoop "I Leudi" di Carasco, ammazzata con una coltellata. I carabinieri, all’alba, lo avrebbero fermato mentre si trovava a lavorare, come nulla fosse. Lui non ha ammesso, dopo ore di interrogatorio nella caserma di Chiavari, ma gli indizi a suo carico erano troppi: impronte digitali, filmati delle telecamere a circuito chiuso del centro commerciale, un identikit diffuso a tutti gli uomini dell’arma, disegnato in base alle testimonianze. Era scappato a bordo di una Renault. Monica Di Mari sarebbe stata colpita da lui perché lo avrebbe sorpreso a rubare un cd, un solo cd da neppure 10 euro. In aiuto della ragazza era arrivato anche il collega vigilante, Christian Arru, 32 anni, rimasto ferito al viso e a una spalla. Se la caverà in 20 giorni. Monica viveva da sola in a Mezzanego, nell’entroterra di Carasco. Un vicino racconta che era arrivata lì da Genova quando aveva aperto l’Ipercoop. Ora i colleghi della donna, grande tifosa del Genoa, chiedono maggiore sicurezza per un lavoro che mette a rischio quotidianamente la loro incolumità. Per di più Monica guadagnava appena 600 euro e di recente si era rivolta ai sindacati per capire quale dovesse essere il suo vero ruolo all'interno del centro commerciale.