Cronaca

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Marina Garaventa ha 52 anni e vive a Savignone, paese alle spalle di Genova. 

Nata con la rara Sindrome di Ehlers-danlos ha avuto comunque una vita ricca: "Mi sono occupata di politica, arte, insegnamento e, ovviamente di scrittura. A 42 anni, purtroppo, ho contratto la Sindrome di Guillame-Barre che mi ha paralizzato le gambe e il diaframma. Risultato, non cammino e devo usare, per sopravvivere un respiratore artificiale. Sono in questa situazione da 10 anni e sto smentendo tutte le previsioni che mi davano per finita già dalla nascita".

Oggi comunica soltanto attraverso il computer e gestisce un blog (principessasulpisello.com), scrive articoli ma anche libri. A Primocanale racconta la sua storia e sulla sanità ligure non ci gira intorno: "La sanità ligure è, purtroppo, specialmente per i malati gravi come me, un vero disastro. Al di là delle eccellenze personali che suppliscono spesso alla lentezza della macchina burocratica, non c’è capacità organizzativa e, soprattutto, le leggi regionali, sono troppo restrittive rispetto alle reali necessità di una regione che è la più anziana d’Italia. In altre regioni, le persone nelle mie condizioni, hanno un’assistenza giornaliera che possa alleviare il carico di lavoro che grava sulle famiglie. In Liguria, tutto ciò non esiste e un infermo per avere diritto a un sostegno infermieristico deve avere più di 65 anni e, soprattutto, essere affetto da piaghe da decubito. In pratica, la sanità ligure assiste solo quelli che hanno già un piede nella fossa".