Una lunga lettera inviata ai suoi parrocchiani per rassicurarli e dar loro notizie sull'evoluzione della sua vicenda, perché "allo sconforto e alla legittima indignazione per questa palese persecuzione deve emergere con determinazione l'impegno a perseguire una giustizia ostinatamente negata". E' la lettera scritta ai suoi fedeli da don Luciano Massaferro, il parroco di Alassio, condannato a sette anni e otto mesi di reclusione dalla Cassazione e attualmente detenuto nel carcere della Spezia per molestie nei confronti di una sua chierichetta."Venerdì 20 luglio dopo aver appreso la notizia del rigetto sostenuto dai miei legali da parte della Cassazione - scrive don Luciano - sono stato accompagnato in commissariato dagli agenti di polizia, dove si è provveduto alla rilevazione delle mie impronte digitali. Nella prima serata, l'arrivo a Chiavari e il collocamento in una cella destinata normalmente all'isolamento. A causa della mancanza di posto in sezione, infine ieri mattina il trasferimento a La Spezia, ove mi trovo in una cella condivisa con altri cinque ospiti. Il mio stato di salute è buono".
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