Cronaca

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"Vogliamo combattere quella flessibilità che diventa precariato": così il presidente della Provincia, Alessandro Repetto, ha presentato un nuovo fondo di 500 mila euro per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Per ogni contratto a tempo pieno o part-time, le imprese riceveranno sino a 5 mila euro. "Con questo fondo abbiamo deciso di destinare dei fondi comunitari al mercato del lavoro - ha detto Repetto - Vogliamo che donne e giovani vengano assunti". Repetto ha anche spiegato che l'iniziativa ha una valenza nazionale: "Siccome siamo tra le poche Regioni che hanno delega totale per la formazione e l'occupazione, il Ministero Damiano guarda con attenzione alla sperimentazione dell'offerta e della domanda del lavoro nei nostri Centri". Il fondo di fatto invita i datori di lavoro che hanno instaurato contratti interinali, atipici, di inserimento e apprendistato ad assumere a tempo indeterminato il lavoratore oppure ad assumere persone a rischio di esclusione, come disabili, donne disoccupate o ultraquarantenni. In cambio l'azienda usufruisce di un massimo di 5 mila euro per ogni contratto, sia a tempo pieno che part-time. Il fondo, attivato sperimentalmente nel luglio scorso, ha già portato all'assunzione di 12 donne: "questo fondo vuole aiutare soprattutto le donne uscite dal mercato del lavoro - ha detto Repetto - I nostri centri per l'impiego parlano chiaro: su 50 mila disoccupati al 31 dicembre 2005, oltre 31 mila sono donne". Nella conferenza stampa sono stati anche presentati i risultati di altri due progetti legati al mondo del lavoro: 'Match famiglia' e 'Pari'. 'Match famiglia', consultabile al sito www.provincia.genova.it/lavoro permette di interconnettere la domanda di famiglie alla ricerca di colf, badanti o giardinieri con l'offerta di lavoratori della cura domiciliare. Il servizio partito alla fine di giugno e attivo anche presso i Centri per l'impiego ha già fatto assumere una sessantina di persone, mentre le famiglie che hanno presentato domanda sono 28 e i lavoratori candidati 260. "A questo si abbinano i corsi di formazione per i lavoratori che stiamo facendo già da tempo in Provincia", ha precisato il Presidente. Il secondo progetto, 'Pari', è stato attivato lo scorso giugno, si conclude tra un anno e gode di fondi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ha come obiettivo l'inserimento di lavoratori svantaggiati che non percepiscono indennità o sussidi di disoccupazione, in particolare donne tra i 30 e 40 anni, immigrati, disabili ed ex carcerati. Grazie a un assegno di 450 euro mensili per 10 mesi, le persone possono iniziare un percorso di formazione e se assunte il contributo passerà al datore di lavoro per il periodo totale dei 10 mesi. Oppure l'inoccupato può creare un'impresa (solo se non ha indennità di disoccupazione o mobilità) con un incentivo di 4.500 euro. Infine Pari prevede ancora un incentivo alle aziende che prendono disoccupati segnalati dai Centri per l'impiego provinciali sino a 5 mila euro. Grazie a Pari, al 30 settembre sono stati assunti 6 lavoratori e ci sono 65 aziende che sono disposte ad assumere. (Ansa)