Politica

1 minuto e 56 secondi di lettura
Entro pochi giorni a Genova si apriranno i cantieri per realizzare di una opera propedeutica alla costruzione del Terzo Valico, l'alta velocità ferroviaria Genova-Milano.

Si tratta della galleria tra il casello autostradale di Genova Aeroporto e la strada Borzoli Scarpino, lunga 1.400 metri, finanziata dal Ministero dei Trasporti con 19 milioni. I lavori dureranno due anni, almeno secondo le previsioni. Lo ha annuncito il sindaco di Genova Marco Doria nella seduta di giunta che ha deliberato la consegna al consorzio Cociv di alcuni terreni comunali siti in via Borzoli per avviare i cantieri del Terzo Valico.
 
"L'alta velocità ferroviaria Genova-Milano è a pagina 21 del mio programma - ribadisce Doria - Il Terzo Valico è una priorità da portare avanti, la maggioranza sarà e dovrà essere coerente con il programma di governo illustrato ai cittadini, in un momento serio come questo ognuno deve assumersi le sue responsabilità". Nei giorni scorsi quattro consiglieri della Lista Doria avevano firmato una mozione in cui veniva richiesta una moratoria per il Terzo Valico. "Ho già cominciato a confrontarmi con i consiglieri della Lista Doria - continua il sindaco - la maggioranza deve trovare una coesione, sono convinto che la troverà, nel programma non c'era alcuna contrapposizione tra le grandi e le piccole opere, ma tra le opere utili e inutili, il Terzo Valico è un'opera utile". Il sindaco di Genova ribadisce che la galleria tra il casello autostradale di Genova Aeroporto e la strada Borzoli Scarpino "non costerà un euro al Comune".
 
In Comune protesta di una ventina di manifestanti No Tav che hanno denunciato "l'inutilità e i pericoli dei sei miliardi di euro investiti per l'alta velocità ferroviaria Genova-Milano" paventando inoltre "il rischio di chiusura della scuola Villa Sanguineti di Trasta a causa del via ai cantieri dell'opera". Il vicesindaco Berini ha replicato, quando sono stati ricevuti in Comune, che è in corso "una riprogettazione da parte di Cociv per realizzare una galleria di servizio del Terzo Valico alcune centinaia di metri a monte, in un terreno di proprietà delle ferrovie, in modo da non investire più il parco della scuola Villa Sanguineti". Il presidio si è poi sciolto senza tensioni.